Gitav X "La Casa dei Pesci"

L’arte per proteggere il mare

Nei mesi di aprile e maggio, mentre il personale del The Caesar Argentario Osa Resort preparava la struttura per la nuova stagione, l’oliveto nella proprietà è stato scenario di un simposio internazionale d’arte, una sorta di scuola scultorea come quelle dei tempi antichi L’obiettivo finale era la realizzazione di opere in marmo di Carrara destinate alla Casa dei Pesci, il progetto di Paolo Fanciulli che già conta 19 statue sui fondali marini della baia di Talamone, per impedire la pesca a strascico illegale sotto costa e proteggere l’habitat naturale.

Supportati dall’associazione, diretta da Giovanni Contardi, insieme a Letizia Marsili e Loriano Valentini, cinque giovani artisti europei, provenienti dall’Italia, Serbia e Turchia, hanno dato forma alla loro immagine di mare. Nascono così:

“Inseguimento profondo” – Ege Kolcu

In confronto al miscuglio di relitti, pietre e scogli, il fondo della sabbia sembra vuoto (risulta imperscrutabile). La maggior parte di noi giudica solo ciò che vede sulla sabbia del mare; Non pensiamo nemmeno alle vite che potrebbero essere nascoste sotto. Spesso non ci rendiamo conto che ci sono creature che ci osservano con grande attenzione mentre camminiamo sulle sue pendici.

La sabbia marina è una copertura che fornisce l’invisibilità a chi giace sul fondo. Alcuni si accontentano di coprire la coperta per un po’, mentre altri ci riescono. A volte basta interrogarsi sullo spirito del mare e cercarselo dentro.

“Nautilus” – Masha Paunovic

Il mare, la sua immensa ricchezza e la storia che nasconde, l’umanità sulle spie a lungo dimenticate e sull’importanza dell’ambiente naturale che ci circonda. 

“Frammento di luce” – Wimar van Ommen

Il frammento di un volto dalle colossali dimensioni si deposita sul fondale marino; sono dei grandi occhi, scolpiti nel marmo, intenti ad osservare la luce del sole che dall’alto si infrange nell’acqua. I lati del blocco, frantumati e screziati come un reperto archeologico, formano delle cavità irregolari
pronte ad accogliere la vita sottomarina di alghe e pesci.

Frammento di luce ci osserva generando una connessione tra il mondo sottomarino e quello
terrestre.

“Il grande tuffo” – Anna Torre

rappresenta una figura femminile piegata su se stessa, nell’atto di tuffarsi. Le forme morbide del corpo rannicchiato affondano nel blocco e scompaiono, in parte, come se stessero per
immergersi nel fondale sabbioso. I capelli della figura oscillano verso l’alto, mossi dalle onde. Il grande tuffo vuole simboleggaire l’interazione armoniosa tra uomo e mare, in un rapporto reciproco di fiducia.
I volumi e le rientranze della scultura sono pensati per ospitare la flora e la
fauna sottomarina, le quali contribuiranno ad impreziosire l’opera e adavvalorarne il significato visivo.

“Sogno di un pescatore” – Claudia Zanaga

La barca è il veicolo principale delle peregrinazioni.Incarna il viaggio della vita, il ritorno alle proprie origini, fino al ricongiungimento alle acque primordiali. In questo caso lo spazio vuoto è riempito da un elemento animale. La bellezza naturale e la presenza umana convivono nella figura di un pescatore che abbraccia il suo pesce, approdando sulla spiaggia. Entrambi sorridono e convivono in un dolce abbraccio.
Un’immagine legata alle azioni ambientali che porta avanti ‘La casa dei pesci’e speranzosa verso le nostre azioni future.

Partner del progetto: Gitav, Fondazione Imagine 5, Patagonia International
Grants Program la Cave Michelangelo di Carrara.

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