La storica e suggestiva competizione remiera si tiene ogni anno il 15 agosto a Porto Santo Stefano.
Il Palio, uno dei più antichi e affascinanti palii marinari d’Italia, affonda le sue radici nel lontano XVII secolo e unisce tradizione, sport e cultura in un’atmosfera di grande festa popolare.
La gara vede sfidarsi i quattro storici rioni del paese: Pilarella, Croce, Fortezza e Valle, ognuno dei quali partecipa con un equipaggio composto da cinque vogatori e un timoniere, a bordo di tipiche imbarcazioni chiamate “guzzi“, costruite seguendo antiche tecniche artigianali.
Il percorso della gara è un tragitto ad anello di circa 4.000 metri, che si sviluppa nelle acque dello “Stadio del turchese” in Piazza dei Rioni.
L’atmosfera è elettrizzante, con i tifosi che incitano i propri rioni a gran voce, esibendo bandiere e striscioni colorati. Al termine della gara, il rione vincitore viene premiato con il “Drappellone“, un pregiato stendardo dipinto a mano da artisti locali, che verrà custodito con orgoglio fino all’edizione successiva.
Chi vive a Porto Santo Stefano respira l’aria del Palio tutto l’anno, ma è quando la data della competizione si avvicina, che tutto il paese raggiunge il culmine dell’emozione, come racconta Valeria, che fin da bambina ha partecipato alle sfilate e al gran tifo per il proprio rione:
“Come tifosa appassionata del Palio Marinaro dell’Argentario, posso dire che ogni anno l’attesa e l’emozione che precedono il 15 agosto sono indescrivibili.
Fin da quando ero bambina, ho vissuto questo evento con grande coinvolgimento, cresciuto poi negli anni: ricordo le prime volte in cui mia mamma o mia nonna mi portavano in passeggino a sfilare, quando ancora non capivo pienamente l’importanza di ciò che stava accadendo, ma che fin da allora mi ha permesso di legarmi alle nostre tradizioni marinare.
Con il tempo, ho iniziato a comprendere il duro lavoro e la dedizione che ogni rione mette nella preparazione di questa gara. Gli allenamenti invernali, le serate passate a creare nuovi cori, la scelta dei costumi per la sfilata: ogni dettaglio contribuisce a creare quella magica atmosfera che rende il Palio così speciale.
Il giorno della gara, il paese si trasforma: vedere le strade addobbate con bandiere e striscioni, sentire i canti e i cori riecheggiare ovunque, è qualcosa di indescrivibile. È un’esperienza che mi riempie di gioia e che rafforza il mio senso di appartenenza al paese.
Quando finalmente arriva il momento della regata, l’adrenalina è alle stelle. Il cuore batte forte mentre guardo i guzzi partire, sapendo che ogni vogatore sta dando il massimo per portare onore al proprio rione.
L’attesa del risultato è carica di tensione e speranza, e se il mio rione vince, la gioia è incontenibile. Le celebrazioni che seguono sono un tripudio di felicità, una festa che coinvolge tutti e che ci unisce in esultazione e canti collettivi, mentre sventoliamo le bandiere.
Il Palio Marinaro dell’Argentario non è solo una gara di barche, è un simbolo della nostra identità, un’occasione per celebrare le nostre radici.
È un evento che porto nel cuore e che aspetto con impazienza ogni anno, consapevole che continuerà a rappresentare una parte fondamentale della mia vita”